Dati statistici alla mano, il concorso notarile è, a tutt’oggi, il concorso più difficile d’Europa. Di media, su circa 2000 candidati che si presentano in sede per affrontarlo, neanche il 10% riesce a ‘passarlo’. Il motivo di tale difficoltà risiede tutta nel fatto che la preparazione è lunga e dura e richiede anni di sacrificio (in media, dai 4 agli 8 anni di studio). Ora, di metodi per prepararsi ce ne sono molti, ognuno segue il proprio: quello che io qui vi propongo non è il metodo ‘per vincerlo’ (se fosse così, lo farebbero tutti e tutti lo avrebbero già superato), ma è solamente uno schema riassuntivo dei vari metodi che, in questi anni, mi sono stati proposti da chi ha vinto il concorso stesso.
Per iniziare, chi deve affrontare il concorso notarile è obbligato a svolgere un periodo di pratica presso uno studio per 16 mesi per iniziare a prendere confidenza con l’ambiente in cui si svolgerà la ua professione futura, ritrovandosi fra le mani dei fascicoli dai quali estrapolare quel che viene definito propriamente come ‘atto notarile’: quest’ultimo può consistere in un atto ‘inter vivos’ (ad es., una compravendita), un atto ‘mortis causa’ (un testamento) o un atto di diritto societario (un verbale di assemblea di una società di capitali qualsiasi). Fino a qui, non si dovrebbero riscontrare particolari problemi perchè, con il passare del tempo, l’aspirante notaio capterà i ‘segreti’ della compilazione.
Il secondo passaggio è forse quello più duro per il futuro notaio, ossia si renderà conto che dovrà tornare a rivedere i suoi ‘vecchi studi’ universitari: dovrà fare marcia indietro, armarsi di grande spirito di sacrificio, ricominciando a ripassare/studiare quei concetti e/o istituti che ormai credeva di aver ben immagazzinato nel proprio intelletto. Per fare questo, dovrà rintracciare quel che, secondo il suo punto di vista, è il migliore e/o più completo testo presente sul mercato dedicato allo studio del diritto privato.
Dopodichè, dovrà approfondire questo studio-base, integrandolo con una attenta consultazione di manuali ancor più dettaqliati, come ad es.quelli che dedciati all’analisi dottrinaria e giuisprudenziale degli innumerevoli istituti ricompresi nel diritto privato/civile. Dopo avere fatto tutto ciò, si può passare a quello che più propriamente rappresenta il primo passo verso la preparazione ‘finale’.
Una volta completato il ripasso della materia, occorre procurarsi un manuale di analisi della forma notarile, coadiuvandosi con la consultazione di un vero e proprio formulario (testo in cui troverete tutte, o quasi, le varie formule che il notaio utilizzerà nella compilazione dell’atto). Si passerà poi allo studio intenso dei manuali prettamente ‘notarili’, dedicati alla materia degli atti inter vivos, di quelli mortis causa e, infine, di quelli inerenti il diritto societario (ce ne sono molti… preferibilmente usate quelli che vi verrano consigliati dai notai).
Detto ciò, si può passare alla cosiddetta ‘parte pratica’ ossia alla vera e propria compilazione dell’atto: per far questo, per mantenervi il più possibile allenati e, allo stesso tempo, aggiornati con le novelle legislative, frequentate almeno due scuole nel periodo antecedente lo svolgimento del concorso. Dopo ciò, vi occorrerà consultare sempre una rivista notarile perchè, nella maggioranza dei casi, il tema che vi sarà dato alle prove scritte riguarderà argomenti di cui le riviste notarili avranno sicuramente parlato. Ovviamente, non mancate di consultare un aggiornato codice civile annotato con dottrina e giurisprudenza.