Risulta essere noto che investire in titoli di Stato sia una scelta “sicura e vantaggiosa”. In realtà, non sempre investire su ciò che lo Stato “piazza” sul mercato di borsa significa assumere minori rischi. Sarebbe opportuno che la propensione al rischio sia frutto di un’attenta analisi delle quotazioni dei titoli in Borsa. L’unica mossa da fare è “prevedere” quali saranno i prezzi futuri dei titoli in questione.
Se decidi di investire il tuo denaro in titoli emessi dallo Stato, devi propendere al rischio, ponderando bene le tue strategie d’acquisto. Il rischio non è presente solo quando acquisti azioni o titoli come le obbligazioni convertibili o i warrant, ma anche quando i titoli in questione sono quelli di Stato. Il rischio connesso all’acquisto di titoli di Stato è legato alla sua durata temporale e alla scadenza.
Ciò che incide sul rischio, dunque, è la durata del titolo che hai intenzione di acquistare. A tal proposito, su cosa bisogna indagare? Certamente sulla data del rimborso finale. Devi renderti conto che più la data del rimborso finale è lontana, di norma, maggiore è il rendimento che otterrai. Il rendimento è, così, elevato perchè le condizioni del mercato e i tassi di interesse che incidono sul titolo mutano continuamente, subendo diverse oscillazioni nel tempo. Ciò, può provocare sul tuo pacchetto titoli degli aumenti o delle diminuzioni con una minore o maggiore velocità.
Altro elemento che devi annotare è la scadenza del titolo. Se la scadenza ultima è molto lontana, il prezzo del titolo subirà molte oscillazioni. Queste ultime saranno più elevate rispetto a quelle relative ai titoli di Stato con scadenza inferiore e ravvicinata. Ricorda che lo Stato, emettendo titoli, ti pagherà rendimenti maggiori perché hai acquistato dei titoli con scadenza più lontana nel tempo. Naturalmente, il tuo interesse da investitore è quello di ottenere un rendimento elevato, assumendoti un maggiore rischio.