Capire quanta forza ha un trend e ipotizzare le possibilità di un suo rallentamento o addirittura di un’inversione è uno degli obiettivi principali delle analisi forex. Tra gli indicatori più adatti a questo scopo è certamente da segnalare l’Adx: l’indice direzionale delle medie. L’ideatore è il famoso J. Welles Wilder, già autore di altre chicche per trading. L’Adx ha un funzionamento in qualche modo simile all’Rsi, per cui abbiamo un grafico con un range che varia da 0 e 100 e che misura la forza di un trend a seconda di dove la linea dell’indicatore sia posizionata.
Questo indice misura le tendenze dei traders e rientra nella gamma degli oscillatori. Il livello tra 20 e 40 rappresenta la situazione standard del livello dei prezzi, per cui una situazione sopra i 40 indica un trend forte, e una sotto i 20 un trend debole.
Siccome molto raramente un trend può raggiungere il livello dei 60, arrivati in questa zona possiamo anche ipotizzare una parabola discendente dei prezzi.
L’indicatore offre anche degli spunti per fare trading, con i dovuti accorgimenti del caso.
Quando la DMI + buca in ribasso la DMI- abbiamo un segnale di tipo short;
Quando la DMI – supera al rialzo la DMI+ abbiamo un segnale long.
Il punto debole principale dell’indicatore è che può generare segnali falsi nel caso in cui si trovi in situazione stabile di prezzo.
La formula base per il calcolo è la seguente:
MediaY(t) = (MediaY(t-1) – (MediaY(t-1)/ n)) + Y(t)
L’indicatore direzionale positivo ha questa formula:
+DI(t) = (+DM(t) / TR(t)) * 100
Quello negativo la seguente:
-DI(t) = (-DM(t) / TR(t)) * 100
Dove (t) sta per il numero dei periodi considerati e il TR è il true range, cioè la massima differenza tra i prezzi di una gamma di periodi e la precedente.