Quando si negoziano opzioni il cui sottostante è un’azione o un’indice azionario è buona norma considerare se durante il termine di scadenza sia previsto lo stacco dei dividendi del titolo legato al derivato.
L’acquisizione del dividendo, infatti, causa un cedimento tecnico del valore dell’azione, in quanto parte delle risorse societarie vengono liquidate ai partecipanti al capitale sociale dell’azienda quotata in Borsa.
Pertanto, il diritto di ricevere degli utili è implicito nel possesso del titolo azionario, ma non è una prerogativa dell’investitore che tratta le opzioni.
Nel merito, maggiori sono le aspettative sugli utili e minore è il valore delle call che scadono dopo lo stacco dei dividendi, mentre aumenta il valore delle put con la medesima scadenza.
D’altra parte è anche necessario valutare il possibile riflesso della notifica di un dividendo che vada oltre le aspettative, o imprevisto, sul valore del derivato o sulla strategia in opzioni.
Nondimeno vale un’ultima considerazione riguardo il prezzo delle opzioni, in pratica può capitare,ad esempio, che, a parità di strike price, una call con scadenza a febbraio valga di più di una con scadenza a maggio, cosa che apparentemente potrebbe essere interpretato come un errore di listino del broker.
In realtà, in queste circostanze, è bene domandarsi se l’asimmetrico in questione non sottenda invece un’azione dove è in programma lo stacco dei dividendi.