In questa guida spieghiamo la differenza tra domicilio e residenza.
Definizione Domicilio
IL DOMICILIO di una persona è nel luogo in cui essa ha la sede principale dei suoi affari e interessi (articolo 43 C.C.). Chiamasi volontario quando è stabilito liberamente dall’individuo; legale (o necessario) quando viene stabilito dalla legge: il minore non emancipato ha il domicilio nel luogo di residenza della famiglia o quello del genitore con il quale convive, se i genitori sono separati o divorziati, o quello del tutore; l’interdetto ha il domicilio nel luogo di residenza del tutore (articolo 45 C.C.).
Hai quindi domicilio nel luogo in cui trascorri la maggior parte del tuo tempo, lavorandoci, studiandoci ed eventualmente abitandoci. Puoi quindi avere domicilio in un posto diverso da quello in cui hai la residenza.
Puoi variare domicilio senza doverne dare comunicazione a nessuno. Se invece tu trasferisci il tuo domicilio all’interno del Comune nel quale hai già la residenza (facendo quello che in termini “tecnici” si chiama “cambiamento di indirizzo”: in questo caso devi avvisare l’ufficio anagrafe).
Definizione Residenza
LA RESIDENZA è nel luogo in cui la persona dimora abitualmente (articolo 43 C.C.); essa è determinata dalla permanenza stabile (anche se non continua) in un dato luogo, con la volontà di fissare la propria abitazione (non si cambia residenza quando ci si reca in villeggiatura).
Il trasferimento di residenza è efficace di fronte ai terzi quando risulti da una doppia dichiarazione fatta al Comune da cui ci si allontana e a quella in cui ci si stabilisce.
Quando domicilio e residenza coincidono, il trasferimento di questa implica, per i terzi in buona fede, il trasferimento del primo, salvo diversa dichiarazione nella denuncia di trasferimento (articolo 44 C.C.).
L’iscrizione nei registri anagrafici del Comune di residenza costituisce presupposto per beneficiare di molti diritti riconosciuti dallo Stato, ad es. il diritto di voto e il diritto all’assistenza sanitaria. Ciò rende il diritto alla residenza un diritto particolarmente importante. Ricordiamo a questo proposito che nei rapporti con la Pubblica Amministrazione non è necessario presentare il certificato originale, ma basta produrre un’autocertificazione di residenza.
Differenza tra Domicilio e Residenza
In Italia, i termini “domicilio” e “residenza” hanno significati distinti dal punto di vista legale e sono regolati dal codice civile. Ecco le differenze principali tra i due concetti:
Residenza: La residenza è il luogo in cui una persona vive abitualmente e stabilmente. Per stabilire la residenza, è necessario dimostrare un insieme di legami personali e sociali, come relazioni familiari, lavorative e di altro tipo, che confermino l’intenzione di stabilirsi in quel luogo per un periodo di tempo prolungato. La residenza è importante per vari scopi legali e amministrativi, come l’iscrizione all’anagrafe, la tassazione, l’iscrizione a scuola e l’accesso ai servizi pubblici. Per cambiare la propria residenza, è necessario comunicare il nuovo indirizzo al comune di residenza e al comune di destinazione.
Domicilio: Il domicilio, invece, si riferisce al luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei propri affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla residenza e può variare a seconda delle esigenze lavorative o professionali. Ad esempio, una persona potrebbe avere la residenza in una città ma avere il proprio domicilio in un’altra città dove svolge la maggior parte delle proprie attività lavorative. Il domicilio è rilevante principalmente per questioni legali, come la giurisdizione dei tribunali e il luogo in cui devono essere notificati gli atti giudiziari.
In sintesi, la residenza è il luogo in cui una persona vive abitualmente, mentre il domicilio è il luogo in cui una persona svolge la maggior parte dei propri affari e interessi. Entrambi i concetti sono importanti per vari scopi legali e amministrativi in Italia.
Accade di frequente di avere la residenza in un Comune e abitare in un Comune diverso. Tipico è il caso dello studente universitario che mantiene la residenza nella casa dei genitori, ma vive tutta la settimana in una città diversa. Considera comunque che, se hai la residenza in un Comune, per la legge abiti in quel Comune: è qui che potrai votare, che potrai scegliere il medico di famiglia, che potrai iscrivere i tuoi figli nelle scuole o negli asili pubblici, ecc. Se vuoi cambiare residenza, lo devi comunicare all’ufficio anagrafe del Comune in cui vuoi trasferirti.