Nei mutui a rimborso libero o detti anche mutui a gestione autonoma, la rata è composta esclusivamente dalla quota interessi, contrariamente a quanto succede nei mutui tradizionali dove la rata da rimborsare è composta sia dalla quota interessi che dalla quota capitale.
Come detto, essendo le rate determinate dal solo importo degli interessi la quota capitale viene versata dal mutuatario in forma libera, quando appunto si ha la disponibilità del denaro necessario ad estinguere il debito residuo. Ovviamente sul contratto vengono stabilite delle condizioni che riguardano appunto l’importo minimo da versare nei tempi limiti prestabiliti.
Per capire, tradizionalmente quando ci troviamo di fronte ad una proposta di mutuo a rimborso libero durata ventennale abbiamo che nei primi 10 anni il mutuatario dovrà versare il 25% del capitale, nei successivi 5 anni versare altro 25% di capitale e dal 15° anno al 20° dovrà rimborsare l’uteriore 50% di capitale residuo, per onorare il debito contratto. Sul contratto di mutuo inoltre verrà stabilita una quota minima capitale che il mutuatario dovra versare all’istituo erogante.
I mutui a piano di rimborso libero possono essere sia del tipo a tasso variabile che a tasso fisso, sono adatti a quelle categorie di lavoratori come i liberi professionisti, lavoratori autonomi o a soggetti che prevedono entrate straordinarie o stagionali, oppure a chi ha un profilo altamente speculativo, che bravo ad investire la quota capitale non versata inizialmente per poi recuperare gli interessi maturati.