Il coefficiente di sensibilità delta calcola il rapporto tra la variazione del prezzo dell’opzione e quella del sottostante. Nello specifico, ripartendo un frangente temporale in due momenti diversi t e t1, delta è dato dal rapporto tra la differenza del prezzo dell’opzione e la variazione del valore della valuta/indice/titolo sottostante, al tempo t1.
In pratica, si ha che delta = (premio in t1-premio in t) / (sottostante in t1- sottostante in t)
Per esempio
se il prezzo di un opzione legata ad un indice azionario sale da 120 a 160 rispetto ad un apprezzamento dell’indice da 21.900 a 22.500, si ha
delta = (160-120) / (22.500 – 21.900)
delta = 0,066(6)
I titoli call hanno sempre delta positivo, mentre le put negativo, ed il valore cambia in relazione all’oscillazione del sottostante, sia nelle opzioni put che in quelle call. La greca in questione è utilizzata anche per misurare le probabilità che ha un’opzione di giungere a termine in the money. Nell’esempio un delta 0,066(6) indica un titolo che ha il 6,66% di possibilità di scadere in the money.
Di conseguenza, il delta di un’opzione si riduce in funzione di quanto è out of the money e di quanto è prossima la data di liquidazione. In concreto, tenendo conto di una titolo call con delta = 1, il valore dell’opzione cambierà di un punto alla variazione di 1 punto del sottostante. Le opzioni out of the money hanno delta inferiore a 0,5, mentre le opzioni at the money hanno delta = 0,5.
Le opzioni put sono invece in correlazione inversa con le variaziazioni del sottostante avendo delta negativo. In pratica, nelle opzioni call delta oscilla tra 0 e 1, invece per le opzioni put tra 0 e -1.
Il coefficiente delta è inoltre impiegato per valutare il controvalore del sottostante nelle strategie di copertura; così, poiché un delta è comunque uguale ad 1, se l’asimmetrico in piattaforma ha delta = 0,5 significa che si è esposti sulla metà del valore economico sottostante.